storia
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Ad
oggi si ignora chi furono i veri fondatori di Maiori, varie e spesso
contrastanti le posizioni degli studiosi che l'attribuiscono ora
ai Greci, ora agli Etruschi, ai Picentini, ai Romani, al principe longobardo
Sicardo…non aiuta certo la tradizione che azzarda origini divine: opera
di Maja (Plinio e Ovidio) o del mitico Ercole, per alcuni approdato
con la sua ciurma di eroi proprio ad Erchie…
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Di
certo il nome originario fu Reghinna "Major" per
distinguerla dalla vicina Rheginna Minor, e quasi certamente la fondazione
di Maiori, e di molti centri costieri, segue le alterne vicende delle
popolazioni indigene, colonizzate prima dagli Etruschi attorno al VII
sec a C, poi dai Romani, quindi insediamenti autonomi con la caduta
dell'Impero Romano d'Occidente e, finalmente, riuniti in una confederazione
degli Stati Amalfitani tra l'830 e l'840…
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La
Repubblica Marinara di Amalfi (poi Ducato ereditario) riuniva da Lettere
a Tramonti sul versante interno, Cetara a Positano sulla costa, l'isola
di Capri e tutta la zona di mare antistante, identificando Amalfitani
tutti coloro che entro questi confini si trovavano. All'unisono nelle
relazioni diplomatiche e militari, ogni "Universitas" (città) manteneva
il proprio nome ed un'ampia autonomia amministrativa, ma anche un ruolo
specifico a servizio delle città sorelle:
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Maiori
è il cuore mercantile del nuovo stato, sede degli Arsenali Maggiori,
dell'Ammiragliato, della Dogana e del Fondaco del sale…
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All'apice
della potenza, tra il XI ed il XII sec, le navi amalfitane coprono dall'Africa
Settentrionale alle coste Siriaco-palestinesi, fino in Asia Minore,
ovunque istituendo fondaci ed ambasciate… Ma sul finire del XI sec la
favola finisce; ormai è il Guiscardo a dettar legge nel Sud Italia,
ed il tentativo amalfitano di affrancarsi segna la definitiva deposizione
del Duca (1096), la perdita di ogni privilegio e dei castelli... Maiori
e Ravello dissociatesi dalla rivolta, scampano la punizione ...ma non
i Pisani, che nel Giugno del '135 mettono a ferro e fuoco l'intero litorale.
Torneranno due anni dopo e, oltre al saccheggio, abbatteranno tutte
le fortificazioni: a Maiori il Baluardo di S. Sebastiano e la Rocca
di S. Angelo…
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Nel
1200 viene ritrovata sulla spiaggia
S. Maria “a mare"… |
I
secoli a venire scorrono bui e lenti per i territori costieri; a
Maiori cartiere, fabbriche di tessuti, concerie ( nel XV sec il pellame
maiorese è apprezzato financo in Germania) ma soprattutto la fornita
flotta mercantile mantengono alla cittadina un certo commercio… che
puntualmente le guerre interrompono: inaugurano il XVI sec. Angioini
e Spagnoli… Dopo alterne vicende prevarranno questi ultimi che, seppur
non brilleranno pe buon governo, costruiscono strade, lungo le coste
imponenti sistemi difensivi e, nel luglio del '662 Filippo IV nomina
Maiori "Città Regia"… Nel 1860 nasce il Regno d'Italia; le aspettative
meridionali ancora una volta restano deluse, parte della popolazione
tenta la via delle Americhe, qualcuno si dà al brigantaggio; il monte
Falerzio a Maiori diviene covo di briganti: ancora visibile la "Grotta
di Matteo Salese"…
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La
notte dell'8 settembre 1943 a Maiori (e Salerno) l'operazione "Avalance";
poderosi sbarcano gli Alleati: la marcia di liberazione nazionale deve passare per il Valico di Chiunzi... |
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Azienda
Autonoma
di Soggiorno e Turismo di Maiori
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Corso Reginna - 84100 Maiori (Salerno)
Italia
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telelefono +39 089 877452 - fax +39
089 853672
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